cosa rimane?

e cosa rimane dopo la festa?
di carpentieri operosi, ballerine e pasticceri
che si sono prodigati in lungo ed in largo per la città,
per costruire quei pochi minuti d'allegria?

dove sono finiti?
sono nascosti dietro il tuo sguardo triste
che si perde lontano da me?

di nani in doppiopetto, di sipari pesanti
e fuochi d'artificio nel cielo
non trovo più traccia,
dove li hai messi?

li hai nascosti dietro l'ombra del tuo profilo scostante,
che si allunga quasi fino a lambirmi?

e dei santi benevolenti, dei cani ammaestrati e
dei miracoli che ci eravamo promessi,
qualcuno sa che fine hanno fatto?

guardo per strada e di stelle filanti, biglietti strappati
e bastoncini di zucchero filato
qualcuno ha già pensato di lasciarne in giro solo qualche souvenir.

nessuno spazzino educato, però
mi ha chiesto se volevo mi pulissero
via il tuo di ricordo,
e adesso è lì,
sulla sedia
che era della reginetta della parata,
agghindato come una vecchia signora senza dentiera
che urla e mi sputa addosso rammentandomi
sarà sempre lei
il ricordo di ogni festa.

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